Palazzi

Palazzo di Gio Agostino Balbi

Il palazzo di Gio Agostino Balbi, al numero 1 di Via Balbi, (a sinistra) realizzato da Bartolomeo Bianco, fu costruito nel 1618 e successivamente disegnato dall'artista fiammingo Pietro Paolo Rubens. Oggi questo palazzo, di proprietà di privati, si chiama Palazzo Durazzo Pallavicini.

Palazzo di Gio Agostino Balbi

Il palazzo di Gio Agostino Balbi, al numero 1 di Via Balbi, (a sinistra) realizzato da Bartolomeo Bianco, fu costruito nel 1618 e successivamente disegnato dall'artista fiammingo Pietro Paolo Rubens. Oggi questo palazzo, di proprietà di privati, si chiama Palazzo Durazzo Pallavicini.

Università di Genova

Al numero 5 di Via Balbi si trova il Palazzo dell'Universit à di Genova (a sinistra) costruito dalla famiglia Balbi quale parte del suo impegno nella sponsorizzazione dell'istituzione del Collegio dei Gesuiti nel 1669. La costruzione del palazzo iniziò nel 1634 e fu completata entro il 1640. Oggi l'edificio è noto come dell'Università, e costituisce il palazzo principale dell'Università di Genova. La Biblioteca dell'Università di Genova, che un tempo ospitava la chiesa dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio è adiacente all'edificio universitario.

Palazzo Reale

Al numero 10 di Via Balbi esiste un altro palazzo di proprietà della famiglia (a destra) il cui nome in origine era Palazzo della Corona e oggi si chiama Palazzo Reale. La costruzione di questo palazzo iniziò nel 1618 e terminò entro il 1620. Stefano Balbi e Gio Francesco Balbi II furono principalmente interessati dal processo di pianificazione e costruzione. Nel 1643 iniziò la seconda fase della costruzione del palazzo. Un anno più tardi, Ottavia, figlia di Gio Agostino Balbi, finanziava il completamento della costruzione del palazzo.

Il Palazzo Reale è stato affrescato da diversi artisti famosi. Fra gli affreschi più importanti sono da notare La Fama dei Balbi, un soffitto affrescato da Valerio Castello e Andrea Sighizzi (a sinistra); La Primavera che spinge lontano l'Inverno di Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli e Giove che Manda Giustizia sulla Terra di Giovanni Battista Carlone. Altri dipinti includono due tele di Luca Giordano, il ritratto di Caterina Balbi Durazzo del Van Dyck ed altri dipinti di illustri maestri genovesi quali Bernardo Strozzi e Giovanni Benedetto Castiglione.

Nel 1677 la famiglia Balbi vendette il palazzo alla famiglia Durazzo che vi aggiunse degli ampliamenti. Nel 1823 la famiglia Durazzo vendette il palazzo al Re di Savoia che lo adibì a residenza ufficiale. Nel 1830 il Palazzo Reale venne assegnato al Ministero dell'Istruzione Pubblica. Oggi il Palazzo Reale è un Museo statale aperto al pubblico. Il Palazzo Reale conserva i mobili originali di tutta la sua lunga storia ed include mobili genovesi, piemontesi e francesi della metà del XVII secolo fino all'inizio del XX secolo. Le stanze hanno lampadari di bronzo, di cristallo e di vetro dipinto ed anche vasi cinesi, giapponesi ed italiani, orologi, arazzi e sculture di Domenico Parodi (a destra) la Galleria degli Specchi.

La famiglia Balbi non aveva soltanto palazzi sulla via Balbi e nelle vie adiacenti, ma possedeva anche ville nelle zone circondati, la più grande delle quali si chiamava Villa Zerbina. Per quanto riguarda la biblioteca familiare, Gerolamo Balbi possedeva una collezione che includeva libri riguardanti la scienza, il commercio, concetti cosmopoliti, matematica teorica, dizionari, e libri in lingua francese, spagnola e fiamminga.

Piovera

Fra le numerose altre residenze va incluso un castello a Piovera e una bella villa per l'estate a Sestri Levante. Nel 1650 Francesca Maria Balbi acquistò una proprietà feudale italiana di proporzioni provinciali che ora composta da una estesa area geografica denominata Piovera, nella zona di Alessandria. La proprietà comprendeva case, fattorie, vigne, pascoli, mulini, canali ed il castello di Piovera raffigurato a lato. Il castello è situato a Piovera in via Balbi e può essere visitato. Francesco Maria Balbi aveva altre residenze nell'area ligure, inclusa una villa al Albissola sulla Riviera Italiana. Egli raggiungeva la villa con una barca chiamata feluca. La villa appartenne alla famiglia Balbi fino ad una ventina d'anni fa ed ora è una residenza privata. È situata in via Balbi.

Balbi Grand Hotel

Un'altra precedente proprietà dei Balbi è situata sulla Costa Italiana a Sestri Levante. Oggi è chiamata Grand Hotel Villa Balbi. Fu costruita agli inizi del 1600 dalla famiglia Brignole e fu ereditata verso la fine del 1600 dalla famiglia Balbi che la fece diventare veramente loro. In ogni zona della villa si possono vedere le vestigia dei Balbi con il simbolo dei tre pesci, preso dallo stemma familiare, incorporato nelle vetrate, nei pannelli del soffitto, sulle porte e nelle bacinelle. Alcune piastrelle del pavimento originale sono state conservate ed esposte nell'ingresso dell'albergo.

Chateau of Seix

A sinistra, si può vedere lo Chateau de Seix ad Ariège, Francia, in precedenza una delle residenze della famiglia Balbi, di proprietà del ramo francese della famiglia, Balby de Vernon. Il ramo discende dal casato rinascimentale dei Balbi di Genova.

Palazzo Balbi

Durante il Rinascimento, l'Italia aveva due famiglie Balbi di nobili origini, una a Genova e l'altra a Venezia. Molti si sono chiesti in quale modo le due famiglie potrebbero essere originariamente collegate. A destra si trova la foto del Palazzo Balbi a Venezia costruito dalla famiglia nel 1582. Nel 1807, Napoleone ammirò la regata storica dal balcone di questo palazzo. Oggi il palazzo è sede del Consiglio Regionale Veneto.